Ersilia Fossati (1921-1999) Gran Consigliera

Dalla mobilitazione di guerra al Parlamento

Nacque a Milano il 25 marzo 1921, originaria di Meride. Dopo aver frequentato le scuole in Italia, conseguì la patente di maestra alla Magistrale di Locarno. Quando, nel 1940, per organizzare la partecipazione delle donne svizzere alla difesa della patria, fu istituito il Servizio Complementare Femminile (SCF), Ersilia entrò subito a farne parte, per “servire dove c’era bisogno”, in spedita risposta all’appello del generale Guisan. Nel SCF, con compiti di amministrazione e assistenza, ottenne la distinzione d’onore per la mobilitazione di guerra.
Dal 1942 fino al 1971 assistette Silvio Sganzini al Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana, collaborando alla catalogazione delle schede dei vocaboli dialettali.

Dopo anni di assiduo impegno a favore del suffragio femminile, nel 1969, le donne ottennero il diritto di voto e di eleggibilità. Ersilia Fossati fu tra le prime undici donne ad essere eletta nel 1971 in Gran Consiglio, insieme a Linda Brenni, Dionigia Duchini, Elsa Franconi-Poretti, Rosita Genardini, Elda Marazzi, Rosita Mattei, Alice Moretti, Dina Paltenghi-Gardosi, Ilda Rossi e Marili Terribilini-Fluck.
Dal 1971 al 1983, nelle file del Partito Popolare Democratico, Ersilia Fossati si impegnò su temi femminili, anche opponendosi all’abolizione degli anticipi sugli alimenti alle donne divorziate.
Membro della Commissione delle Petizioni, portò in Parlamento lo scottante problema ambientale della Saceba S.A., con un rapporto sulla petizione della cittadinanza di Castel S. Pietro per la sospensione degli scavi. In ambito scolastico auspicò che anche Lugano – oltre che Locarno – potesse ospitare il quarto e quinto anno di Magistrale.

Ersilia Fossati fu intensamente attiva in associazioni benefiche, come il Consorzio aiuto domiciliare, l’Associazione donatori di sangue di Lugano, il Club Zonta e Pro Filia. Si spense a Lugano il 9 ottobre 1999, dopo aver dedicato tutta la vita ad aiutare chi più aveva bisogno.

 

Autrice: Roberta Sciortino

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Crediti fotografici: AARDT, Fondo Ersilia Fossati

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